Monday, June 4, 2012

Ricetta!!!!




MACARONS (ricetta base)
per circa 25 macarons (ovvero 50 biscotti accoppiati a due a due)

220 gr zucchero a velo
120 gr farina di mandorle
90 gr albume
30 gr zucchero semolato
un pizzico di sale
2-3 gocce di limone
- 2-3 giorni prima preparare gli albumi e conservarli in frigorifero, per esempio in un bicchiere coperto con la pellicola. 6 ore prima di iniziare toglierli dal frigo.
- Mescolare bene zucchero a velo e farina di mandorle, preferibilmente in un robot da cucina usando il tasto a intermittenza, e setacciarli.
- Montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e 2-3 gocce di limone. Al termine abbassare al minimo la velocità delle fruste e aggiungere piano piano lo zucchero semolato. È a questo punto che dovrete aggiungere eventuali coloranti in polvere e/o aromi (la punta di un cucchiaino).
- Incorporare il composto di mandorle e zucchero agli albumi montati in 3 o 4 volte, avendo cura di amalgamare bene ad ogni aggiunta. Fare attenzione a mescolare delicatamente con l’ausilio di una spatola per dolci. Al termine l’impasto dovrà “fare il nastro”,(l'ho letto su un libro di pasticceria!) cioè ricadere come un nastro piatto dalla spatola.
- Versare ora il tutto in un sac-à-poche (io ne ho fatto uno con la carta forno e ho tagliato la punta...) e formare dei piccoli dischi su una teglia rivestita di carta da forno, a 3cm di distanza uno dall’altro. Lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno un’ora.
- Infornare nel forno (ventilato) già caldo a 150°C per 15 minuti. Al momento di sfornarli trasferire subito i macarons, ancora attaccati alla carta da forno, su una superficie fredda in modo da creare lo shock termico che ne faciliterà il distacco. Lasciarli riposare ancora un’altra oretta.
- Staccarli con delicatezza ed esercitare una leggera pressione sulla parte inferiore di ognuno.


Adesso libero sfogo alla fantasia per farciture a volontà: crema pasticcera, cioccolato fuso, yoghurt al cocco e perchè no...anche gelato!

Buona preparazione!

Sunday, June 3, 2012

iMamma cosa?!?

Eh no eh...eh no! Proprio no! Mi dissocio!
Quando ho letto questo articolo è affiorato in me un leggero, leggerissimo...(ovviamente si fa per dire...) spirito critico.

Riporto qui una parte delle frasi colpevoli

Il feto minuto per minuto
Le app per gestire la gravidanza

Ogni momento dell'attesa può essere monitorato in tempo reale grazie all'iPhone. Si tratta di software che possono essere scaricati in modo gratuito. Contengono dati importanti come la lista degli esami, le immagini ecografiche  e il registro contrazioni. E creano un dialogo continuo fra la futura mamma e il ginecologo



Ma è mai possibile che al giorno d'oggi la tecnologia debba essere utilizzata anche per le azioni più naturali? Come può essere possibile che questa venga utilizzata per la gravidanza? Da che mondo è mondo le mamme che si  apprestano ad avere un bambino trovano rifugio  durante i lunghi nove mesi di attesa nell'immaginazione e nell'idealizzazione di un bambino che presto potranno avere tra le braccia. Si aspetta con ansia il giorno dell'ecografia (che le nostre mamme non facevano...eppure siamo nati lo stesso) per vedere i tratti somatici del piccolino dentro la pancia delinearsi tra le righe bianche e grigie e si aspetta ogni singolo movimento per dire l'ennesima volta....Ahhhhh tutto procede bene, si muove!
Far lavorare la mente, pensare al piccolo che cresce dentro il pancione ed immaginarlo, pensare al colore dei suoi occhi e a che voce avrà sono le cose più semplici ma più belle per una mamma! Sognare ed immaginare è stupendo e non costa nulla! Perchè doverci mettere di mezzo un telefono con applicazioni ad hoc annesse? Bah proprio non capisco.
A dire il vero la cosa mi sembra anche molto comica: mi vedo con il pancione da nono mese verso la data presunta del parto che con passo vacillante mi dirigo verso il comodino per prendere lo strumento che mi accompagnerà durante il travaglio....il cellulare. No ma io dico, sicuramente durante le contrazioni qualsiasi donna avrà la voglia di annotarle sul telefonino...e poi per avere che risposta? "vai in ospedale devi partorire". Roba da pazzi.
Ma il marito che ti sta vicino tenendoti la mano e aiutandoti con la respirazione ad ogni contrazione non conta di più? Non sarebbe meglio dimenticare l'orologio e cercare di leggere i segnali che ci invia il nostro corpo? Non sarebbe meglio dedicare un pò di tempo ad accarezzare il pancione e parlare con il bambino in grambo invece di trovare sempre un intermediario per comunicare?
Sarebbe molto utile alla mamma dedicare del tempo ai preparativi come per esempio crearsi una cartellina fai da te dove annotare le trasformazioni del pancione o le cose da comprare per completare la borsa da ospedale.
Non spegniamo la voglia di fare, di parlare al piccolino che cresce senza sentirsi ridicole... lui ci sente fin da subito, capta i nostri stati d'animo, emozione e adora la voce e il canto della sua mamma...la mamma vera....non una               " iMamma " !


Ecco il link con l'articolo completo:


http://www.repubblica.it/tecnologia/apps/2012/05/14/news/app_i-mamma-34917074/




Dimenticavo....ultima critica....poi anche per oggi sarò sazia..."simulatore di gravidanza per i papà"  ho letto bene?!?
Cari papà, consiglio spassionato:
toglietevi le scarpe perchè possiate sentire il contatto con la terra, sedetevi con la schiena appoggiate al muro, chiedete alla vostra compagna di sedersi a sua volta e di appoggiare la sua schiena al vostro petto. Allungate le mani e accarezzatele il pancione, potrete sentire ogni singolo movimento e se siete pazienti il piccolino risponderà anche ai vostri stimoli...altro che simulatore di gravidanzaaaa!


Passo e chiudo!

La co-nanna

L’argomento della nanna di un neonato è delicato e controverso. 
Tutti sembrano essere pieni di consigli ma ricordiamo che ogni bimbo è diverso dall’altro e che ha esigenze particolari e tutte sue nell’arco del primo anno di vita soprattutto.
Molto spesso le mamme si sentono dire : no ma se ti comporti in questo modo non farai il bene di tuo figlio, lo devi lasciare, devi staccarti da lui perchè è solo una tua necessità quella di tenertelo sempre addosso....lui ne farebbe anche a meno!
Beh se devo esprimere un parere posso sicuramente dire che ci sono bambini con indole e carattere diverso gli uni dagli altri, anche tra fratelli!

La mia bimba "grande" fin da pochi giorni dopo la nascita ha dimostrato di essere molto indipendente; la sua routine era:coccole, poppata, coccole e dormire tanto tanto e da sola! Dopo il ritorno dall'ospedale lei ha dormito nella sua cameretta e mamma e papà nella loro. La notte mi alzavo varie volte per allattarla ma lei quando si sentiva piena e soddisfatta si riaddormentava facilmente e non posso di certo dire di essere stata una di quelle mamme maratonete che tutta la notte la passano in piedi canticchiando per riaddormentare la creatura! Tutt'ora Arianna si corica senza esitare dopo la storia della buonanotte e dopo un pò di formichina (un leggero solletichino che le faccio accarezzandola con la punta delle mie dita).

Tommaso invece, il mio ometto di casa, già dopo poche ore dal parto mi ha fatto capire chiaro e tondo che lui sarebbe stato mooooolto diverso da sua sorella, tanto per avvalorare la tesi che ogni bimbo è a sè.
Da subito abbiamo pensato di tenerlo con noi perchè nella cameretta accanto la sorella non avrebbe accettato di buon grado i numerosi risvegli per le poppate notturne e poi giorno dopo giorno abbiamo perseverato.
Tommaso mangia spesso la notte a differenza della sorella e per me è molto più comodo averlo accanto. Ho anche notato che a differenza delle notti in cui mi rifugiavo in sala o in cucina con la culla per riaddormentarlo, lui si ricorica molto più volentieri. Insomma quando ho letto in rete questo articolo di giornale ho subito pensato di postarlo perchè Tommaso è un bimbo sereno e felice e sicuramente non ha subito conseguenze dal fatto che dorme con mamma e papà!

http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2011/07/25/news/nessun_danno_se_il_bimbo_dorme_nel_lettone_dalla_scienza_via_libera_al_co-sleeping-19597348/?ref=HREC2-11 





Nascita come esperienza di amore profondo



Tante, tante, tante volte ho visto occhi allarargarsi e guardarmi in modo strano quasi a dirmi: 
"no no, non è possibile, tu non sai quel che dici...!!"

Mi sento di consigliare a tutte le mamme  questo meraviglioso documentario che potrà aiutarle a meditare sull'esperienza di parto che hanno avuto o che presto avranno.
Sarà un modo per capire un pò meglio che esperienza meravigliosa sia il dare alla luce un figlio.

Sarò felice di vedere meno occhi sgranati quando racconterò le mie due meravigliose "ESTASI"!

 Ecco qui il DVD:

Il mondo della nascita indisturbata raccontato da 11 coppie che hanno condiviso il loro viaggio intimo e personale, affrontando le loro paure e portando il dolore della nascita all’estasi.

Questo film vi porterà nel mondo del segreto celato: travaglio e nascita possono essere esperienze piacevoli – addirittura estatiche, vivere un parto piacevole incrementa la salute di madre e bambino, creando delle buone basi per la vita.” 

Un’opera essenziale per tutti i bambini e ragazzi, i nonni, i genitori e gli educatori.

Debra Pascali-Bonaro, è co-presidente dell’iniziativa internazionale per il parto MotherBaby, IMBCI, dove lavora con diverse organizzazioni internazionali e ministri della sanità per creare nuovi modelli di cura e intervento per la maternità. Debra ha presentato la figura della doula alla Casa Bianca e lavora negli USA con gli uffici nazionali e locali per la salute dei bambini e delle madri. È un istruttore e insegnante del parto certificato International di Lamaze e istruttore di doula approvato DONA.


 Per avere un assaggio dei contenuti vi consiglio questi due link, Buona visione!






Il bambino viene dal mistero e lui sa....

“Quest’istante della nascita, questo momento di fragilità

estrema, come bisogna rispettarlo!

Il bambino è tra due mondi. Su una soglia. Esita.

Non fategli fretta non spingetelo. Lasciatelo entrare.

Che momento! Che cosa strana! 

Questo esserino che non

è più un feto e non ancora un neonato.

Non è più dentro la madre, l’ha lasciata. Eppure lei

respira ancora per lui.

E’ l’istante analogo a quello in cui l’uccello corre con le

ali spiegate e poi di colpo, appoggiato sull’aria, volerà.

Un momento ineffabile, impalpabile, il momento

della nascita, quello in cui il bambino lascia la madre…

Lasciate stare il bambino. Lasciatelo fare.

Il bambino viene dal mistero. E sa.

Non intervenite. Lasciatelo stare. Lasciatelo fare.

Lasciategli il tempo.

Il sole si alza forse di colpo?

Tra il giorno e la notte non indugia forse l’alba incerta,

e la lenta, maestosa gloria dell’aurora?

Lasciate alla nascita la sua lentezza e la sua gravità”.

Frédérick Leboyer “Per una nascita senza violenza, Bompiani